A un certo punto, monsieur Georges Laurent, il decano della famiglia, ridotto su una sedia a rotelle dopo un tentativo di suicidio andato male, si rivolge alla nipotina, in verità ben poco amata, e le racconta il suo passato: le sussurra di una bella storia d’amore vissuta con sua moglie che, a un certo punto della vecchiaia, si è ammalata fino a perdere completamente l’autosufficienza. E così, dopo tre anni di sofferenze “indicibili e assurde”, era stato proprio Georges a soffocarla, per altro non pentendosene minimamente. Ecco qui, dunque, con la voce e il volto dello stesso attore, ovvero il monumentale Jean-Louis Trintignant, che i fili del discorso narrativo del cinema di Michael Haneke si ricollegano tutti gli uni agli altri.
Il vecchietto che giustiziava per amore sua moglie...
Leggi di più