Un presepe vivente multiculturale e multirazziale è ciò che inizia a prospettarsi agli abitanti dell’isola di Porto Buio. Il bambino che ha sempre interpretato Gesù nella culla è troppo paffuto e fuori età e, come ricorda una didascalia prima dei titoli di testa, l’Italia è il paese con il più basso tasso di natalità d’Europa. E anche sull’isoletta di Non c’è più religione di neonati non se ne vede l’ombra da tempo. Questa è una delle corde che Luca Miniero, regista e autore della sceneggiatura insieme a Sandro Petraglia e Astutillo Smeriglia, va a pizzicare nel raccontare una storia solo apparentemente incerta su cosa vuole essere.
Rivolgersi alla comunità musulmana sembra essere l’unica soluzione per poter onorare il Santo Natale con il tradizionale presepe, unico evento ...
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