Ritratto della caduta della middle class americana a fine anni ’60.
Quando lessi la news della produzione della trasposizione cinematografica del libro premio Pulitzer American Pastoral, il mio animo si divise in due fazioni contrapposte: da un lato, la gioia e la curiosità tipiche di una fan del libro, felice che l’universo di riferimento non si fosse concluso ancora; dall’altro, il terrore di una trasposizione inesatta, sciatta, quasi blasfema, rischio ingrossato dalla regia esordiente del divo di Hollywood Ewan McGregor. Nulla di inaspettato, dunque. Eppure, quando ho potuto finalmente vedere il film, American Pastoral ha disilluso entrambi gli aspetti.
La motivazione: perché McGregor ha combattuto per quasi dieci anni con le produzioni prima di giungere alla regia di Amer...
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