Con “Napoli Velata” Ozpetek firma uno dei suoi più bei film o, forse, – ci si spinge a dire – il suo film più bello in assoluto. “Napoli Velata” è infatti un prodotto in cui le tematiche care ad Ozpetek non vengono riproposte in maniera pedissequa: il regista non si adagia più sulle orme sicure e già solcate dei suoi topoi più riconoscibili, ma sceglie di percorrere nuove strade, nuovi percorsi e nuove realtà, disvelandole con un nuovo sguardo.
Questo inedito occhio di Ozpetek è anche l’occhio dell’adepto, dell’iniziato, di colui che segue un’indagine approdando al mistero e a un non-risolto che è, però, risolutivo: proprio la conoscenza misterica, l’occulto e l’occultato possono essere, paradossalmente, ancor più conoscitivi...
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