Claudio Noce racconta in Padrenostro la sua storia familiare, il rapporto con il padre ferito in un attentato terroristico negli anni di piombo, in una storia dal punto di vista di un bambino di 10 anni che vive un mondo sconvolto dalla paura.
È tutta questione di punti di vista, specie quelli che la memoria impone ai ricordi. Il cinema italiano ha raccontato con qualche colpevole vuoto le pagine più cupe della sua storia recente, spesso assecondando rievocazioni utilizzando uno stile realistico se non didascalico, con intenti alternativamente pedagogici o politico militanti. Un’avvertenza è quindi necessaria: se cercate un report dei fatti a prova testimoniale lasciate perdere, Padrenostro di Claudio Noce è il tentativo di nobilitare l’universalità del cinema per superare un f...