Monthly Archives Dicembre 2019

La dea fortuna

Alessandro e Arturo sono una coppia consolidata, ma il loro rapporto sta mostrando la corda: Alessandro, idraulico dal fascino animalesco che attira uomini, donne e bambini, porta a casa il pane e cede volentieri ai piaceri della carne; Arturo, traduttore passivo aggressivo, non è diventato né uno scrittore famoso né un cattedratico, e patisce l’assenza di un rapporto fisico, e ancor di più di uno scambio verbale, con il suo partner sfuggente. Nella routine cristallizzata dei due irrompono Annamaria, ex compagna di Alessandro, e i suoi due figli nati da padri diversi, e tutti gli equilibri saltano...

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Il nostro Papa

Iago Garcia, un attore noto in Argentina e Spagna ma anche in Italia ha accettato di interpretare il ruolo di Jorge Mario Bergoglio giovane a Buenos Aires e per fare ciò sente il bisogno di conoscere le radici familiari e culturali di colui che sarebbe diventato Papa Francesco. Inizia quindi il suo percorso dal porto di Genova da cui, nel 1929, la famiglia Bergoglio partì per emigrare in Argentina.

Questo più che interessante documentario ha alla base il libro omonimo scritto da Tiziana Lupi (che codirige con Marco Spagnoli).

Nel titolo, in quell’aggettivo possessivo, sta il senso profondo del film...

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Frozen II – Il segreto di Arendelle

Frozen (2014) aveva trasformato la posizione di vantaggio della Disney sul mercato in un dominio incontrastato. Fino a quel momento, la sua ascesa ad unica superpotenza hollywoodiana si era compiuta grazie alle acquisizioni. Un portafoglio con i ricchi pacchetti della Marvel e di Star Wars aveva inevitabilmente fatto a pezzi la concorrenza. Tuttavia, lo studio non era ancora riuscito a ridefinire la sua estetica nel campo di casa dell’animazione. I suoi successi dipendevano dalla proficua collaborazione con la Pixar e nessuno dei film in proprio era stato competitivo. Invece, l’adattamento de La regina delle nevi di Hans Christian Andersen era puro materiale disneyano. Per la prima volta da decenni, un grande classico era tornato tra i primi cinque incassi dell’anno.

Il...

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Il Paradiso probabilmente

Le uniche parole pronunciate da Elia Suleiman sono una dichiarazione “territoriale” di nettezza inequivocabile. Il tassista che lo carica in auto, al suo arrivo a New York, gli chiede da dove viene e lui risponde: Nazareth, Palestina. Ed è qualcosa che sta a metà tra una bomba e una mozione alla Nazioni Unite. Nazareth è città di Israele. Ma i governi, le occupazioni, i confini, i muri raccontano a loro modo la storia… Certo, nel sentire la risposta, il tassista impazzisce letteralmente. Non ha mai avuto un cliente “palestinese”, chiama la moglie al cellullare, farnetica di Gesù e di Karafat (!!!). La rivendicazione, insomma, cade nel vuoto dell’ennesima, irresistibile gag. Un po’ come accade nella scena in cui Gael Garcia Bernal presenta Suleiman a una produttrice...

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