Monthly Archives Dicembre 2019

Tolo Tolo

Poteva fare quel che voleva, l’uomo più potente del cinema italiano. Poteva lisciare il suo pubblico, e invece lo sferza proprio lì dove, raccontano la cronaca e la politica di questi anni, fa più male.

Tolo Tolo, la recensione

Se c’è oggi uno che, nel cinema italiano, può fare quello che vuole, e lo fa, quel qualcuno è Checco Zalone.
Non solo, come notato da qualcuno, perché in un film dove i soldi vengono da Mediaset fa apparire solo personaggi e trasmissioni televisivi di La 7. Ma perché, proprio perché può e fa quello che vuole, invece di lisciare il suo pubblico, o di riproporgli solo una nuova variazione sul tema dell’Arci-italiano degli anni Duemila, gli sbatte in faccia un film dove si parla dei temi più spinosi e caldi dei nostri tempi: l’immigrazione, il razzismo, l’intolleranza.
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Ritratto della giovane in fiamme

Francia, 1770. Marianne, una pittrice, riceve l’incarico di realizzare il ritratto di nozze di Héloise, una giovane donna appena uscita dal convento. Lei però non vuole sposarsi e quindi rifiuta anche il ritratto. Marianne cerca allora di osservarla per poter comunque adempiere al mandato. Scoprirà molte cose anche su di sé.

Céline Sciamma al suo quarto lungometraggio continua la sua ricerca sull’identità sessuale tema nei confronti del quale ha mostrato un’ottima capacità d’indagine in fase di sceneggiatura nonché nel trasferimento sullo schermo.

In questa occasione lascia però il presente per rivolgersi al passato. Un passato che di lì a meno di un ventennio vedrà il fuoco della Rivoluzione che cambierà tutto ma non spazzerà via il pregiudizio e le costrizioni...

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Il mistero Henri Pick

Nel mondo dell’editoria le gelosie si sprecano, come dimostra questa spiritosa e misteriosa commedia francese.

Il mistero Henri Pick: recensione della commedia gialla con Fabrice Luchini ambientata sulla costa bretone

La storia della letteratura è piena di grandi autori che sarebbero potuti rimanere nell’anonimato, se avessero ceduto ai primi rifiuti dei loro manoscritti, tanto quanto di scienziati bocciati o di pittori maltrattati in vita, prima di spopolare postumi; per tacer del cinema. Chi valuta il talento di un artista? Domanda sempre più d’attualità in anni in cui si pretende che tutti sappiano e possano fare tutto, che sia solo questione di onestà o fortuna e anni di studio o di figure di riferimento che ne riconoscano le doti siano superflui, se non dannosi.

Tutto ciò non sfiora il borioso critico Jean Michel Rouche (Fabrice Luchini), protagonista assoluto de Il mist...

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Pinocchio

Fin dalla prima scena, una delle pochissime create per il film e non prese dal libro di Collodi, il Pinocchio di Matteo Garrone è una storia di miseria e povertà. Lo dice quel che accade e lo dice l’ambientazione, lo dice come è truccato e vestito Roberto Benigni (che interpreta Geppetto) e lo dice infine il paesaggio autunnale, pessimo, umido, spoglio, vuoto, miserabile. Tutti gli adattamenti di Pinocchio hanno un contesto umile, questo è in assoluto il primo che fa di tutto per mostrarlo davvero, per insisterci così tanto da renderlo vivo. Per fare in modo insomma che lo sguardo dello spettatore non possa sfuggirgli. Perché a Garrone, lo si capisce ben presto, interessa molto più Geppetto di Pinocchio.

Nelle avventure di Pinocchio infatti la miseria conta relativament...

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