Monthly Archives Novembre 2019

L’ufficiale e la spia

Gennaio del 1895, pochi mesi prima che i fratelli Lumière diano vita a quello che convenzionalmente chiamiamo Cinema, nel cortile dell’École Militaire di Parigi, Georges Picquart, un ufficiale dell’esercito francese, presenzia alla pubblica condanna e all’umiliante degradazione inflitta ad Alfred Dreyfus, un capitano ebreo, accusato di essere stato un informatore dei nemici tedeschi. Al disonore segue l’esilio e la sentenza condanna il traditore ad essere confinato sull’isola del Diavolo, nella Guyana francese. Il caso sembra archiviato. Picquart guadagna la promozione a capo della Sezione di statistica, la stessa unità del controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus...

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Il pianeta in mare

Dopo gli sguardi gettati al tema delle immigrazioni, Andrea Segre con Il pianeta sul mare, guarda a Marghera con una sottile, ma evidente malinconia.

Porto Marghera è uno dei luoghi in cui forte è stato il sentimento di riscatto dell’Italia che usciva dalla seconda guerra mondiale...
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Drive Me Home – Portami a casa

Che film sarebbe stato Drive me home se Simone Catania avesse avuto una giornata o una settimana per una scena o un inquadratura? Cosa avrebbe tirato fuori da Vinicio Marchioni e Marco D’Amore, già così prepararti, concentrati, intensi e rigorosi se avesse concesso loro il privilegio di ripetere un dialogo o una battuta più e più volte? Come sarebbe stato il road-movie dell’anima del regista classe 1980 nato a Cantù se il tir che ha preso in affitto avesse potuto percorrere, ruggendo, chilometri e chilometri di strada tagliando la luce di albe e crepuscoli a non finire? Non lo sappiamo, ma ci piace pensare che l’imperativo “buona la prima” al quale la troupe ha dovuto obbedire, i problemi logistici e l’assoluta necessità di risparmiare tempo e denaro abbiano costituito un ...

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La belle époque

Victor e Marianne sono sposati e ‘inversi’. Lui vorrebbe ritornare al passato, lei andare avanti. Disegnatore disoccupato che rifiuta il presente e il digitale, Victor è costretto a lasciare il tetto coniugale. A cacciarlo è Marianne, psicanalista dispotica che ha bisogno di stimoli e ne trova di erotici in François, il migliore amico di Victor. Vecchio e disilluso, Victor accetta l’invito della Time Traveller, una curiosa agenzia che mette in scena il passato. A dirigerla con scrupolo maniacale è Antoine, che regala ai suoi clienti la possibilità di vivere nell’epoca prediletta grazie a sontuose scenografie e a un gruppo di attori rodati. Tutto è possibile, bere un bicchiere con Hemingway o sparare sull’aristocrazia del XVIII secolo...

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