Monthly Archives Dicembre 2016

Piuma

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Nello stabilire i criteri di giudizio nei confronti dei film prima o poi ci si dovrà chiarire le idee mettendosi d’accordo una volta per tutte sui criteri che stanno alla base dell’analisi critica: e cioè se a contare di più siano le qualità intrinseche di un’opera, quelle che di solito ci fanno uscire dalla sala contenti di avere visto un bel film oppure il fatto che, nonostante questo, a fare la differenza continui ad essere – almeno nei festival – la fortuna di poter contare sulla gravità del tono e magari sulla presenza di riferimenti culturali e cinematografici di riconosciuto spessore...

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È solo la fine del mondo

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Jean-Luc
Era già malato di AIDS quando scrisse la sua pièce teatrale più famosa? Era sua quella famiglia provinciale, cacofonica e prigioniera di un complesso di inferiorità, dove il protagonista del dramma (lo scrittore Louis), trentaquattrenne, tornava per provare a comunicare la sua imminente morte? Jean-Luc Lagarce morì a soli 38 anni, cinque anni dopo la creazione, nel 1990, del suo dramma forse più noto intitolato Giusto Alla Fine Del Mondo (lo potete leggere dentro Teatro I, a cura di Franco Quadri, Ubulibri). Grandi fatiche in vita e poi grande successo in morte. A volte capita. Ora il suo corpus artistico fa parte della Comèdie Francaise e le sue opere teatrali vanno a ruba. È il secondo drammaturgo francese più portato in scena dopo Molière. Non male...

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Captain Fantastic

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Alla Festa del Cinema di Roma sbarca “Captain Fantastic” di Matt Ross, in collaborazione con la sezione di Alice nella Città. Viggo Mortensen è padre di sei figli in questa commedia on the road, nella quale tenta una missione decisamente particolare.

Sei bambini e il loro padre vivono nella più selvaggia natura, isolati dalla società e immersi nei boschi incolti della Weast Coast. Cacciano per cibarsi, studiano libri di fisica quantistica e politica, sono tutti forti, intelligenti ma soprattutto liberi. La loro perfetta e selvaggia vita viene però interrotta dalla morte della madre e dal conseguente funerale...

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Caffè

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Una tazzina di poesia

Episodio belga: l’ex-profugo iracheno Hamed (Yacoubi) ha un piccolo banco di pegni che gestisce con grande generosità verso chi ha bisogno di piccole somme per tirare aventi, offrendo loro anche un caffè con una preziosa caffettiera, antico lascito della sua famiglia. Una sera, durante una manifestazione di protesta, un paio di teppisti mascherati fanno irruzione nel suo negozio rubando anche la caffettiera. Uno dei due ha però lasciato cadere il portafogli con i documenti e Hamed – che ha capito che la polizia non farà niente per aiutarlo – va a casa del ragazzo: si chiama Vincent (Arne De Tremerie), vive con la nonna malata ed è costantemente in lite con la sua ex-ragazza, con la quale ha fatto un figlio del quale lui si disinteressa...

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