Monthly Archives Gennaio 2016

Carol

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Todd Haynes è un elegante formalista. Lo vuole riconfermare sin dalla primissima inquadratura di Carol: i titoli di testa ci vengono presentati su una trama di linee che non capiamo bene che cosa siano. Un movimento di macchina ci rivela che fanno ‘semplicemente’ parte di un tombino. La macchina da presa prosegue volando per le strade della New York anni 50, e ci porta in un bar di lusso.

Qui troviamo sedute a un tavolo la giovane Therese e l’elegante Carol, una signora vicino alla quarantina. I loro discorsi vengono interrotti da un uomo. Le due sembrano imbarazzate dalla sua presenza, così Carol si alza, saluta Therese e se ne va a una cena di gala...

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Vinicio Capossela – Nel paese dei coppoloni

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“Da dove venite? A chi appartenete? Cosa andate cercando?”  E’ questa la domanda ricorrente che si pone il viandante-narratore nelle terre dei padri, nelromanzo pubblicato da Feltrinelli nel 2015 in cui Vinicio Capossela si tuffa nella terra dei suoi avi (è nato ad Hannover il 14 dicembre 1965, ma da tempo si riconosce ed esplora le sue radici irpine, le sue origini ancestrali) e  procede con il passo dell’iniziato, lo sguardo affilato, la memoria pop. Si considera un perdente per scelta, quasi per passione, ma intanto fa strage di fan. Non solo nell’universo musicale.
Dopo il successo del suo ultimo libro, Vinicio Capossela approda infatti, in occasione dei 25 anni di carriera, al cinema con un’opera originale e inedita che accompagna lo spettatore proprio in quel “Paese dei...

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La corrispondenza

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Lui, Giuseppe Tornatore, dice di no; perlomeno pubblicamente. Per cui quelle che seguono possono essere considerate tranquillamente le solite elucubrazioni dei critici che vedono quello che vogliono vedere. Però proprio non riesco a non vedere nel discorso che La corrispondenza porta avanti – e che viene esplicitato nella chiusa della tesi che laurea con lode in astrofisica la Amy interpretata daOlga Kurylenko – qualcosa che ha una relazione stretta e profonda con il cinema, e l’idea che del cinema ha il regista di Bagheria.

Semplificando un po’, Amy parla di come il dialogo con le stelle e gli astri del cosmo profondo sia un dialogo con qualcosa che è già morto, ma la cui luce – la cui vita – continua ad arrivare fino a noi anche dopo il loro spegnimento...

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Assolo

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Al suo secondo film da regista Laura Morante continua a lavorare su canovacci e svolgimenti in stile francese, commedie garbate e d’ambientazione alto borghese (per quanto il lavoro della protagonista non lasci suggerire un guadagno a livello), dai meccanismi precisi e dalla sceneggiatura impeccabile. Ancora una volta non ci sono ambizioni stratosferiche, cosa che nel panorama italiano è più che unica, ma la voglia di realizzare una commedia scorrevole. Impossibile quindi non partire con della stima.

Assolo purtroppo però non tiene per tutta la sua durata la medesima tensione da commedia, scioglie i suoi intrecci troppo presto ed indugia eccessivamente prima di finire con la più fiacca delle chiuse.

La storia di una donna rimasta sola (due mariti ormai ex e due figli indipendenti)...

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