Cristina Comencini, figlia di Luigi, scrive, insieme a Giulia Calenda, e dirige un film meravigliosamente frizzante, dalla forte attitudine teatrale ma spontaneo, naturale e stiloso.
Ha dentro tanti temi, tutti toccati senza superficialità: il rapporto moglie/marito, quello padre/figlio, il ricordo, la convivenza, l’omaggio ad un cinema, quello italiano, che splendeva e che ora forse non c’è più.
Tutto questo e molto altro in Latin Lover, un film che innanzitutto ha una scrittura sapiente ed efficace, fatta di dialoghi. Tanti dialoghi. Ecco perché non ci spaventiamo a definirlo come un film dai forti elementi teatrali. Ma la differenza risiede nel fatto che gli scambi di battute non sono mai pesanti, ma naturalissimi e reali.
Il cast rende tutto estremamente semplice...