Monthly Archives Gennaio 2015

Corri ragazzo corri

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Una fuga dal ghetto di Varsavia, per salvarsi la vita. È un viaggio disperato quello del piccolo Jurek, il protagonista del film “Corri ragazzo corri”, firmato dal regista Pepe Danquart. Ispirata alla storia vera di Yoram Fridman e tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore israeliano Uri Orlev, diventato un best-seller in tutto il mondo, la pellicola – che esce al cinema in occasione della Giornata della memoria 2015, il 26, 27 e 28 gennaio – narra le vicende di un bambino di nove anni, costretto a separarsi dai fratelli e dai genitori per salvarsi dai nazisti, vivendo i tre durissimi anni che lo separano dalla fine della guerra nei boschi e nei villaggi vicino alla capitale.

Imparerà a dormire sugli alberi e a cacciare per nutrirsi; sopravvivrà ai gelidi inverni chiedendo ...

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Il nome del figlio

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Che bello andare al cinema e amare un film dall’inizio alla fine.
Che bello ridere alle lacrime senza bucce di banana, tirate di comici o nonsense.
Che bello vedere condensata in soli novantaquattro minuti l’Italia intera, raccontata con la leggerezza degli articoli di costume di Piero Ottone e salvata dall’ipocrita moralismo di chi sa solamente parlare contro e votare contro.
Che bello, infine, ritrovare Francesca Archibugi, che ancora crede nell’efficacia della parola scritta e che, ben più della maggior parte dei suoi colleghi maschi, dimostra, film dopo film, di aver preso da Scola & Co. il testimone della grande commedia all’italiana.
Merito di un’anima punk nascosta da un’immagine di dolcezza suggerita da cerchietti di velluto e lunghi capelli castani?
Chissà… La tene...

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Gone Girl – L’amore bugiardo

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Lontano dalle ambizioni lucenti della Grande Mela, nella tranquilla vita da ceto medio silenzioso del Missouri, David Fincher celebra l’ultimo capitolo della crisi americana. Dopo la caduta del mito della felicità, la recessione economica, la perdita dei sogni di gloria e del lavoro più amato, a far da contraltare a una vita piena di delusioni resta solo un miraggio utopico: quello del matrimonio come status sociale e individuale, il raggiungimento di un equilibrio sentimentale che possa ripagare il fallimento in ogni altro campo.

Ma il decadimento del quarantenne newyorkese non conosce freni o limiti e Gillian Flynn, autrice del romanzo “Gone Girl” e della sceneggiatura di questo intricatissimo giallo messo in scena sotto la luce naturale del sole di campagna, lo sa talmente bene che q...

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